giovedì 24 novembre 2011

Napoli Manchester City a Parigi


Mondo Azzurro sbarca a Parigi in occasione della quinta partita del gruppo di Champions League tra Napoli e Manchester City. Il clima è quello delle grandi occasioni. O dentro o fuori. Il Napoli non può sbagliare. L'appuntamento è al "Bambolina Caffé" covo del gruppo di tifosi del Napoli "Paris San Gennar" club che nel nome unisce il sacro, il profano e la genialità tipiche delle nostre terre. Il club è stato fondato da Sabatino Abagnale, Luca Picardi e Donatella Guercia ed è Sabatino che mi racconta come è nata l'idea. "Sono sei anni che vivo a Parigi" afferma "e ho cercato qualcosa che accomunasse le due città. Cosa mi sono detto? Qui c'è la squadra del Paris Saint Germain...Paris San Gennar. E qui nasce il nome".

Mancano 20 minuti all'inizio, ma il bar è pieno. Mi accolgono sulla porta Luca e Sabatino vistosamente tesi per la partita. Sabatino rimane sulla porta a controllare la lista delle prenotazioni. Ormai al "Bambolina" per entrare bisogna prenotare con diversi giorni di anticipo. Entro e raggiungo la mia postazione dove mi attende Donatella che mi compila la tanto attesa tessera di socio onorario del "Paris San Gennar".  Me la consegna e con gioia la mostro: finalmente sono anche io un "san gennarino"! Continua a entrare gente. Andrea, il proprietario del locale, dietro il bancone è indaffaratissimo tra birra e focaccia. Lui è lombardo e tifa Torino, ma ormai è stato adottato dalla folta comunità napoletana. Mi preparo a riprendere.

Dal televisore escono le immagini delle squadre che scendono in campo. Ta ta ta ta ta ta ta, l'inno della Champions. Il San Paolo è una bolgia colorata, l'atmosfera è incredibile. Al "Bambolina" per un attimo scende il silenzio. The champions! Erano anni che aspettavamo di rivivere delle emozioni così forti. Inizia la partita e il clima si surriscalda, partono i cori! È Luca a fare il capo della "curva" e trasporta tutti nel bar: "innamorato di te e mai ti lascerò". E tanti altri cori. Sembra di stare allo stadio. A ogni azione la tensione cresce fino al calcio d'angolo di Lavezzi. Prende la rincorsa palla dentro e ....goooooool...... Cavani la mette dentro. Il "Bambolina" esplode tutti si abbracciano, urlano, saltano e cantano. 1 a 0. Ci crediamo. Ma la gioia dura poco. È Balotelli dopo un errore di un fino a quel momento perfetto Aronica a pareggiare le sorti della partita. Tutto da rifare. Scende il silenzio. Non c'è più voglia di cantare. Il primo tempo finisce 1 a 1. Usciamo fuori a prendere un pò d'aria.

Luca cerca in tutti i modi di coinvolgere per un'intervista il figlio di Guiglielmo che ha 8 anni, è francese e tifa Napoli, ma il bambino si vergogna. Luca e Sabatino mi raccontano di Lavezzi che un mese prima era venuto a Parigi per andare a un concerto di musica latinoamericana. Sabatino lo tempesta di messaggi su Twitter. "Non tanti, giusto 3 o 4...al giorno" afferma! Chiedo un parere su questa prima parte della partita ed è ancora una volta Sabatino a rispondere "buon primo tempo, speriamo nel secondo...un bel 2 a1 e ce levammo o pensiero". Rientriamo non prima di aver intonato un coro contro il vicino del terzo piano del palazzo di fronte al "Bambolina" famoso per tirare le uova ai ragazzi per strada rei di fare troppo rumore durante le partite.

Inizia la seconda parte. Il nostro tifo è alle stelle! Cori e incitamenti...siamo una costola dei 70.000 del San Paolo. Il Napoli spinge non ha sofferto il gol del pareggio. Avanti Napoli "noi vogliamo questa vittoria". Palla per Cavani e ancora goool!!! Siamo tutti impazziti! Volano i bicchieri la gente si butta uno addosso all'altro. E cantiamo fino a finire la voce. Luca non smette e tutti gli altri con lui. Ancora tante occasioni. Il palo di Hamsik, l'occasione di Lavezzi e le parate del portierone Morgan a salvare il risultato. "Questo vale come un gol, questo vale come un gol" urla Luca. Verso la fine il Manchester spinge. Entra anche il Kun Aguero, una parte di Maradona non poteva mancare in questa partita. Ma il genero non incide. Il tempo non passa più. La tensione è visibile nei volti di tutti i presenti. Luca non canta più guarda lo schermo con un'intensità e una tensione tale da tagliare l'aria. Ormai il tempo di recupero sta finendo triplice fischio. Vittoria! Vittoria! Il "Bambolina" esplode come se avesse segnato ancora un gol.  Parte l'inno del Napoli tutti cantano accompagnando il coro che viene dal San Paolo: "oje vita oje vita mia". Immancabile. Siamo tutti senza energia. Felici. Fuori al bar chiedo un commento finale. Nessuno vuole parlare. Poi Donatella, all'improvviso, fa partire un coro "Partenopei, noi siamo Partenopei, Partenopei!". E orgogliosi di esserlo. Ora ci aspetta Villareal, dobbiamo prenderci la rivincita e questa volta per scrivere la storia.

1 commento:

  1. Favolosi i parisangennarini!
    Resto sempre imbabol(in)ato davanti all'entusiasmo di Luca & Co.

    s.f.n.

    cia'

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